Castel Gandolfo

Castel Gandolfo è un comune di circa 8.800 abitanti della provincia di Roma, situato nella zona dei Castelli Romani. Noto da secoli per essere la residenza estiva del Papa, Castel Gandolfo è considerato uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia. Durante le vacanze estive è possibile partecipare all’ Udienza Papale che si svolge tutti i mercoledì alle 10:00 nella residenza del Papa.

Il territorio di Castel Gandolfo si estende lungo la costa del Lago di Albano e per una parte è incluso nel Parco Regionale dei Castelli Romani. Nella zona ci sono interessanti siti archeologici come i resti della Villa di Domiziano e siti di interesse artistico-religioso come la Chiesa Collegiata di San Tommaso da Villanova progettata dal Bernini.

 

 

Dove ora sorge Castel Gandolfo, in epoca pre-romana, si trovava la famosa città di Alba Longa fondata da Ascanio, che in seguito venne distrutta dai Romani. Tra il periodo che va dalla Repubblica Romana alla Roma Imperiale Castel Gandolfo ha iniziato a divenire la meta estiva preferita dei Romani, con le sue grandi ville e le residenze storiche dove i signori si ritiravano in vacanza, come la bellissima Villa di Domiziano.

Durante il Medioevo Castel Gandolfo divenne proprietà dei Conti di Tuscolo per passare poi alla famiglia Gandolfi. Nel 1221 il castello divenne un possedimento dei Savelli. A causa di debiti economici che colpirono la famiglia dei Savelli, il castello venne incluso nella lista dei beni della Santa Sede. Negli anni successivi furono effettuate importanti opere pubbliche tra le quali il tunnel che collegava Albano Laziale a Castel Gandolfo. Nel 1628 Papa Urbano VIII fu il primo Papa a soggiornare a Castel Gandolfo mentre nel 1798, dopo l’ingresso dei Francesi, Castel Gandolfo venne unita ad Albano.

Con il ritorno del Papa Pio VII la città tornò sotto il governo del Pontefice fino al settembre del 1870. Il 20 settembre 1870 con la presa di Porta Pia e l’ingresso dei bersaglieri a Roma si concluse ufficialmente lo Stato Pontificio. Papa Pio IX e i suoi successori fino al 1929 non misero più piede nel Palazzo dei Papi ma l’11 febbraio 1929 con la pubblicazione dei Patti Lateranensi, Benito Mussolini diede al nascente Stato della Città del Vaticano il possesso del Palazzo dei Papi con le case adiacenti, per un totale di 44 ettari.

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